Il sushi è una delle esportazioni più famose del Giappone ed è un piatto molto amato in tutto il mondo. Ma anche se molti si considerano degli intenditori, ci sono pochi fatti interessanti sul sushi che possono sorprendere. Ecco una carrellata di alcuni dei fatti più insoliti.
Il sushi non è giapponese
La maggior parte delle persone pensa che il sushi provenga dal Paese del Sol Levante, ma in realtà ha avuto origine nel sud-est asiatico durante la prima parte del 20° secolo. Alla fine si diffuse in Cina e fu introdotto in Giappone intorno all’VIII secolo. Nella sua forma originale, il pesce veniva salato e avvolto nel riso fermentato più o meno allo stesso modo in cui si prepara oggi il narezushi. I giapponesi adattarono questa preparazione ai propri gusti e invece di scartare il riso lo conservarono come parte del piatto. Nel corso degli anni sono state apportate numerose modifiche che hanno aiutato il sushi a evolversi in una cucina davvero versatile. Quindi, anche se potrebbe non provenire dal Giappone, il paese merita davvero molto credito per la sua enorme popolarità in tutto il mondo.
L’80% del tonno pinna blu è usato per il Sushi
Il tonno è uno degli ingredienti più popolari del sushi ed è stato consumato in Giappone dalla metà del 19° secolo. Il tonno pinna blu è il più ricercato ed è molto ambito, tanto che uno sbalorditivo 80% pescato nell’Atlantico e nel Pacifico viene mangiato solo in Giappone. Sebbene questo numero apparentemente allarmante abbia occasionalmente attirato l’attenzione degli attenti all’ambiente, un recente sondaggio ha stimato che la popolazione del tonno pesce azzurro non è in realtà diminuita in modo così significativo.
Western Fish deve essere congelato
Il pesce mediamente utilizzato nel sushi non è proprio fresco. A causa delle rigide normative sulla sicurezza alimentare negli Stati Uniti e in Europa, il pesce crudo deve essere congelato per un certo periodo di tempo per uccidere eventuali parassiti. Ma prima di decidere di boicottare il tuo ristorante giapponese locale vale la pena ricordare che i metodi di congelamento sono impiegati con cura per garantire che il pesce crudo, pur rimanendo sicuro da mangiare, mantenga anche il suo gusto e la consistenza originali.
Certificazione per ristoranti occidentali
La cucina giapponese è preparata secondo standard estremamente esigenti che sono rigorosamente osservati dai suoi chef, sia in Giappone che in Occidente. Tuttavia, solo per essere sicuri che le sue usanze gastronomiche siano adeguatamente rispettate, il ministero dell’Agricoltura giapponese ha recentemente creato un sistema di certificazione per i ristoranti all’estero. Incluso nelle sue scoperte c’era un elenco di “crimini culinari” da evitare a tutti i costi, tra cui affettare il pesce troppo spesso, l’uso improprio del wasabi e l’ebollizione eccessiva del riso!
Il mortale pesce palla
Il Pesce Palla è una delle aggiunte più degne di nota a qualsiasi piatto di sushi ed è l’ingrediente principale di Fugu. Tuttavia, è mortalmente velenoso per la presenza di tetradotossina nei suoi organi. Questo pesce è così letale che il Giappone ha in vigore norme rigide per quanto riguarda la sua preparazione. In effetti, gli chef di sushi devono sottoporsi ad una formazione rigorosa prima ancora di poter preparare piatti Fugu, tale è il potenziale pericolo.